Effettuare animazioni sui retrocomputer può sembrare un'operazione quasi impossibile, almeno se non si dispone di risorse hardware dedicate. In effetti, agli albori degli home computer, molti di essi erano classificati in base alle performance dei chipset dedicati all'animazione. Non era raro imbattersi in diciture quali “sprite”, “bob”, e così via, che altro non erano che entità che il chipset grafico metteva a disposizione del programmatore per garantire delle performance accettabili.
Tuttavia la modalità testo, disponibile in generate su tutti i retrocomputer, dispone spesso della possibilità di ridefinire dinamicamente l'insieme dei caratteri che possono essere mostrati sullo schermo.
Per sfruttare questa caratteristica, qui viene descritta una tecnica per la gestione della grafica, chiamata “tiling”. Questa tecnica si basa sulla modalità testo ed emula la grafica raster implementando il disegno dei pixel a livello di singolo carattere. Questo lascia immutata la massima risoluzione disponibile, pur limitando le possibilità di disegno.
Questo breve saggio descrive gli aspetti teorici di questa modalità, l'uso di un programma specifico per creare le tile e l'integrazione di tale modalità nella libreria esistente, per creare animazioni con questa modalità grafica.
Questo è un breve sommario delle pagine collegate a questo argomento: